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NEWS

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Si è svolto il 16 e 17 novembre a Napoli, presso la Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, un evento promosso dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale per presentare i progetti finanziati dal Piano di Azione e Coesione in corso di realizzazione e per avviare un confronto volto ad avviare e sostenere un “nuovo Rinascimento” del Mezzogiorno d’Italia puntando sulle nuove generazione.

16 novembre 2015

Sono intervenuti il Cons. Calogero Mauceri, Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale; l’On. Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli; l’On. Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; il Dr. Giacomo D’Arrigo, Direttore dell’Agenzia Nazionale dei Giovani (ANG); il Dr. Bernardo Mattarella, Responsabile Incentivi e Innovazione Invitalia; il Dr. Enrico Maria Borrelli, Presidente AMESCI e Presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile; il Dr. Carmelo Lentino, Presidente Vicario del Forum Nazionale Giovani; l’On. Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione, Vicepresidente dell’intergruppo parlamentare sulla Povertà e membro della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo.

Gli interventi della giornata sono stati aperti dal Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, Cons. Calogero Mauceri, il quale ha illustrato i risultati dei due Avvisi “Giovani per il Sociale” e “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” realizzati dal Dipartimento: un totale di circa 117 milioni di euro per finanziare nelle quattro regioni Obiettivo convergenza circa 550 progetti arrivati da enti del privato sociale per attività di inclusione sociale, interculturalità, lotta al disagio e alla dispersione scolastica, la valorizzazione di beni pubblici, anche confiscati alla mafia, e la loro restituzione alla collettività in un'ottica di promozione della cittadinanza e della legalità. L’attività ha coinvolto 1.511 associazioni, 438 Comuni e vedrà come beneficiari diretti ed indiretti delle azioni circa 35mila giovani. Sono progetti importanti che potrebbero stimolare auto imprenditorialità e che si auspica possano auto sostenersi al termine del cofinanziamento concesso, anche grazie alla rete di relazioni creata sul territorio con le altre associazioni e le Istituzioni.
Per il Sindaco De Magistris, che ha ospitato l’evento, i progetti che finanziano le attività realizzate dai giovani sono importanti in termini di fiducia ed avvicinamento delle giovani generazioni alle Istituzioni, riducendo la distanza tra rappresentati e rappresentanti. L’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata previsto nell’Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” è un’importante strumento di lotta alla criminalità. Il Comune di Napoli, a tale riguardo, ha recentemente restituito alla collettività tre beni confiscati a Secondigliano, Fuorigrotta e Cupa Signorello. I Fondi Europei sono tra le poche risorse disponibili per il Mezzogiorno che abbiamo e avremo per il futuro e vanno utilizzati per finanziare progetti validi che siano poi in grado di auto sostenersi. Il finanziamento non deve essere più visto come assistenzialismo, ma bensì come un incoraggiamento per quei progetti che mirano a raggiungere una sostenibilità economica.
"L'approvazione di progetti per i giovani in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, per circa 117 milioni di euro, attinti dai fondi Pac, è una felice occasione per il Mezzogiorno - sottolinea l’On. Bobba – sono progetti smart rivolti ai giovani e fatti dai giovani, che testimoniano l'esistenza di un grande cantiere in fermento. Con questa iniziativa abbiamo dato il segnale di un uso concreto di risorse per il Mezzogiorno, ancora più significativo, visto che si tratta di fondi che si rischiava di perdere. Ci attiveremo affinché iniziative del genere possano ripetersi anche nel futuro. Insomma oltre alle cattive notizie - conclude il Sottosegretario - bisogna mettere in evidenza anche le cose buone che le istituzioni riescono a fare".

Vengono a questo punto proiettati i video delle attività di alcuni progetti finanziati dai due Avvisi e lasciato spazio agli interventi delle Associazioni.
L’Associazione Coordinamento Genitori democratici di Napoli che ha avviato un progetto “ICRE-luogo della creatività” nell’VIII Municipio di Napoli con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa dei territori e creare una comunità di educatori mediante la valorizzazione di un Teatro Polifunzionale dell’Istituto “28 GIOVANNI XXIII – ALIOTTA” aperto al territorio per rispondere alle problematiche di socializzazione e occupazionali, trasformando le passioni artistiche e musicali in occasione lavorative e di auto-imprenditoria.
L’Associazione culturale Motus con il progetto “Limiti” che si pone l’obiettivo, grazie alle attività realizzate con un gruppo di detenuti presso la Casa Circondariale di Benevento, di comprendere il concetto di limite. È stato realizzato uno spettacolo dal titolo “Come nasce una poesia” per rispondere all’interrogativo “può nascere in carcere una poesia?”. Dall’esperienza è nato un romanzo “fine pena, il futuro dopo le sbarre” nel quale viene narrato il rapporto tra le operatrici e i detenuti.
L’Associazione Mondiversi Onlus presenta il progetto “Legalmente Giovani”che si svolge a Corigliano Calabro con l’obiettivo di diffondere la legalità tra i giovani mediante azioni di sensibilizzazione, attraverso la realizzazione di laboratori per i giovani e l’istituzione di un internet point in un sito sequestrato alle mafie.
L’Associazione Quartieri Spagnoli Onlus presenta il progetto “Enzimi Trespassing 2013” che si pone l’obiettivo di fare in modo che i ragazzi del territorio possano partecipare ad idonei percorsi di socializzazione e formazione, con un primo inserimento in piccole aziende e botteghe artigiane.
L’Associazione Trecentosessantagradi Aps presenta il progetto “Bootstrap” che si svolge a Caltanissetta ed è rivolto ad adolescenti dai 16 ai 18 anni di un istituto tecnico con l’obiettivo di promuovere la diffusione della legalità attraverso l’impegno civico e la partecipazione attiva alle problematiche sociali. Prevede la creazione di un portale interattivo multimediale e la produzione di un cortometraggio.
Infine presenta la sua attività l’Associazione i Teatrini con il progetto “Percorsi d’arte” che mira alla realizzazione di un Centro culturale e delle arti che possa promuovere e valorizzare in modo crescente un bene pubblico sotto-utilizzato in uno dei quartieri più depressi della città di Napoli: lo spazio polifunzionale «Piazza Forcella» attraverso attività laboratoriali e di orientamento al lavoro.

Concluse le presentazioni delle Associazioni riprendono gli interventi delle Istituzioni presenti.
“I due bandi di cui si è parlato nel convegno stanno dimostrando come, attraverso un dialogo costruttivo, i giovani possano diventare attori fondamentali per favorire l'inclusione sociale e forme di imprenditorialità diffusa”. Con queste parole Bernardo Mattarella, Direttore Incentivi e Innovazione di Invitalia, è intervenuto per presentare le attività del Piano di Azione e Coesione (PAC) - Giovani per il Mezzogiorno, per il quale Invitalia sta fornendo Assistenza Tecnica al Dipartimento per l’accompagnamento dei beneficiari, l’attuazione e il monitoraggio dei progetti finanziati.
Il Direttore Generale dell’ANG, Giacomo D’Arrigo ricorda che “sono oltre 10 milioni i fondi impegnati dall’Agenzia nel Sud Italia, (nel 2014/2015) attraverso il programma Erasmus+, promuovendo attività di scambio, partenariati, volontariato, dialogo strutturato con l’obiettivo di sostenere la cittadinanza attiva, partecipazione ed acquisizione di competenze delle nuove generazioni. Accanto a questo, l’impegno dell’Agenzia per il Mezzogiorno si concretizza con la realizzazione di attività ed iniziative sul campo, come la recente tappa del Road Tour della Social Innovation, SIC – Social Innovation Citizen, che rappresenta un’importante scommessa perché crediamo fermamente che creatività urbana e innovazione sociale siano due asset portanti del nostro presente e del futuro, come dimostrano tra l’altro l’attenzione riservata dall’Unione Europea e dal Governo italiano a questi argomenti. Vogliamo capire cosa c’è sul territorio, quali sono le conoscenze e la consapevolezza tra i giovani, per fornire strumenti di informazione e partecipazione e, allo stesso tempo, capire la direzione in cui muoverci e mettere in rete sinergie ed idee partendo dal basso e dalla partecipazione giovanile”.
Per Silvia Costa “si parla sempre dei fondi europei non spesi. Qui invece presentiamo un fondo ben speso”. Il punto di forza dell’iniziativa, dice, è l’aver scelto come interlocutore principale, per fare i progetti, gli enti no profit, l’economia sociale. “Tutti questi progetti, va sottolineato, coinvolgono moltissimi giovani anche nella valorizzazione dei beni pubblici, anche quelli confiscati alle mafie”, continua Costa. “Quindi non si tratta di progetti che finiscono con l’erogazione di soldi ma con la progettazione che può continuare”. Una situazione, questa, da sfruttare al meglio. “Abbiamo un’occasione strategica in questo momento in Europa e in Italia e nelle regioni del sud che hanno più affanno. Abbiamo una potenzialità di intellettualità giovanile molto alta, una creatività molto forte, per cui se diamo una serie di opportunità ben strutturate questo – conclude Costa – può far sì che abbiamo meno dispersione, meno ragazzi che se ne vanno e uno sviluppo davvero sostenibile”.

17 novembre 2015

La giornata viene aperta con i saluti del Cardinale Sepe. Continua con l’intervento dell’On. Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il quale evidenzia come il Paese venga da «vent'anni in cui, per tante ragioni, ha preferito usare la parola difendere. Difendiamo il lavoro, il reddito, l'impresa - spiega - ma un Paese che ha come parola fondamentale “difendere” ha già perso». I Paesi che vincono, aggiunge, «scelgono di attaccare, accettano la sfida e mettono in conto anche l'idea che si possano commettere errori nell'agire pubblico e privato. Se vuoi fare qualcosa di nuovo - conclude - devi rischiare, altrimenti potremo fare qualche progetto, ma non cambieremo nel profondo il modo di affrontare le questioni». Continua affermando che è necessario dare la parola ai giovani, stimolare il loro protagonismo. “Molto positivo – ha proseguito il Ministro - l’esito del Piano di Azione e Coesione che è uno dei tasselli della nostra politica insieme al Servizio civile nazionale, che ha ottenuto un ulteriore finanziamento, e al programma Garanzia giovani, di cui chiederemo il rifinanziamento. Un programma a cui si sono iscritti ben 800.000 giovani, oltre 500.000 già presi in carico dai servizi pubblici italiani”.
Il Dr. Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, afferma che i beni confiscati alle mafie sono una tematica centrale nel meridione e nella città metropolitana di Napoli. L’utilizzo di tali beni rientra in una politica antimafia attiva in quanto rende palese che lo Stato riesce a portare avanti in maniera migliore quelle attività che faceva la Camorra e che non devono fallire. “Il terzo settore è una delle migliori esperienze che abbiamo in Italia - afferma - ma è necessaria trasparenza e una rendicontazione economica vera delle attività. È necessario - aggiunge - lavorare maggiormente per l’utilizzo dei beni confiscati e affinché vengano premiati quei progetti che portino risultati e riescano ad auto sostenersi”.
Il Dr. Domenico Arcuri, Amministratore Delegato Invitalia, tornando sul tema dei Fondi Europei, afferma che nella passata programmazione l’Italia è stato il secondo Paese per budget assegnato, ma il quartultimo per capacità di spesa ed è importante colmare tale gap. Ritiene che non sia più il momento di concedere finanziamenti a fondo perduto, ma sia utile finanziare con bassi tassi di interesse iniziative che possano auto sostenersi e creare altre opportunità perché “il talento si riproduce dove trova altri talenti”.
Il Prof. Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, ritiene che il Mezzogiorno abbia due debolezze: la struttura formativa in alcune aree e il tessuto imprenditoriale che non favorisce l’alternanza formazione – lavoro. La scommessa per il futuro è combattere la desertificazione dei giovani in atto ed investitore su di loro, mettendo insieme opportunità di lavoro e formazione.

La giornata continua con un’interessante tavola rotonda alla quale prendono parte il Prof. Adriano Giannola, Presidente Svimez; la Dott.ssa Ludovica Agrò, Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale; la Dott.ssa Serena Angioli, Assessore ai Fondi Europei e alle Politiche Giovanili della Regione Campania; l’Avv. Raffaele Piemontese, Assessore al Bilancio della Regione Puglia; la Dott.ssa Federica Roccisano, Assessore alla scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili della Regione Calabria; la Dott.ssa Paola Romano del Comune di Bari; la Dott.ssa Veronica Nicotra, Segretario Generale ANCI, il Dr. Marco Morganti, Amministratore Delegato Banca Prossima; il Dr. Licio Palazzini, Presidente Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile; la Dr.ssa Alessandra Clemente, Assessore ai Giovani del Comune di Napoli.
Si discute sulle politiche giovanili attuate dalle Regioni e dai Comuni. Si discute sulle opportunità offerte dalla nuova programmazione comunitaria in tema di politiche rivolte ai giovani e in favore dell’inclusione sociale. Vengono illustrate le possibilità offerte ai giovani dal Servizio Civile Nazionale e le occasioni di finanziamento per il terzo settore da parte degli intermediari finanziari.

La conclusione dell’evento è lasciata alle parole dell’On. Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il quale ringrazia per il clima collaborativo e la forte partecipazione. Ritiene che la forza dei progetti “Giovani per il Mezzogiorno” risieda nel fatto che sono progetti fatti con i giovani, che ci sia stata una grande integrazione tra amministrazione e terzo settore, che siano state messe insieme le politiche del lavoro e dell’inclusione sociale. “Questa due giorni a Napoli – ha affermato il Sottosegretario Bobba – ha avuto il fine di far conoscere le esperienze e di condividerle con tutti coloro che lavorano nel mondo giovanile, per far comprendere come i giovani possano essere gli artefici del proprio futuro. Inclusione sociale e inclusione lavorativa sono i due pilastri senza i quali non è possibile realizzare interventi concreti per i giovani. L'integrazione fra reti sociali, reti locali e istituzioni sono gli ingredienti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi delle politiche a favore dei giovani”.

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