1. Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale dal 2009 al 2015, attraverso l’ultima programmazione del PON Governance 2007-2013, ha realizzato il Progetto Operativo di Assistenza Tecnica (POAT) volto al rafforzamento delle capacità istituzionali nell'ambito del settore della Gioventù a beneficio delle strutture amministrative delle Regioni Obiettivo Convergenza. Secondo Lei, questo impegno del Dipartimento è stato sufficiente per riaffermare la centralità dei giovani nelle politiche di crescita di questi territori?
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Federica Roccisano Assessora Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche Giovanili |
Penso che i giovani debbano avere un ruolo centrale all'interno delle politiche di sviluppo della regione, e indubbiamente le iniziative messe in atto nell'ambito del PON Governance 2007-2013 hanno contribuito a mettere i giovani al centro delle politiche di programmazione.
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Serena Angioli Assessora Fondi europei, Politiche Giovanili, Cooperazione Europea, Bacino Euro-Mediterraneo |
No non è stato sufficiente, ma è stato utile ed è necessario non perdere la possibilità di intervenire, ma anche di coordinarsi meglio tra centro - Regioni. Sarebbe un danno se ora, in fase di attuazione venisse meno la possibilità di assicurare il sostegno tecnico e di orientamento politico per la crescita della pol. Giovanile
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Raffaele Piemontese Assessore Bilancio, Finanze, Sport per tutti, Politiche giovanili e Cittadinanza sociale |
E’ certamente da apprezzare lo sforzo posto in essere dal Dipartimento della Gioventù per sostenere l’impegno profuso dalle amministrazioni regionali nella realizzazione di interventi e iniziative destinate all'universo giovanile. Per troppo tempo le politiche giovanili sono state considerate, soprattutto a livello regionale, la “Cenerentola” nell'ambito delle politiche pubbliche, venendo relegate a tematica da affrontare con gli strumenti classici e un po’ obsoleti delle politiche sociali, quasi che dei giovani si potesse parlare solo come un problema, magari nel rapporto con fenomeni di marginalità e devianza. Da qualche anno questo approccio, pur tra mille resistenze e contraddizioni, appare superato e i giovani iniziano ad essere percepiti non più come un problema, ma come una risorsa per lo sviluppo dei territori, soprattutto nelle regioni meridionali. Da questo punto di vista, in Puglia, già con il primo Accordo di Programma Quadro del 2006 tra il Governo e la Regione, le politiche giovanili hanno assunto una piena centralità tanto da rappresentare una delle principali leve per la crescita del nostro territorio. In questo percorso, quindi, la Regione Puglia ha certamente accumulato, negli anni, un bagaglio molto pregiato di esperienze ed iniziative che, con le risorse messe a disposizione dal nuovo POR, potrà essere ulteriormente implementato, nel senso di una sempre maggiore attivazione dei giovani verso forme sostenibili di autoimpiego. In quest’ambito certamente utile è stato il contributo fornito dal Dipartimento della Gioventù soprattutto nella misura in cui ha consentito, con modalità innovative e informali, un confronto e uno scambio di buone pratiche tra le Regioni Obiettivo Convergenza su un tema così delicato e strategico per il futuro dei nostri territori.
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